OGGI GIORNATA INTERNAZIONALE TRANSGENDER

"Si definiscono transgender quelle persone che hanno un'identità di genere o un'espressione di genere diversa dal loro sesso assegnato. Le persone transgender sono talvolta chiamate transessuali se desiderano assistenza medica per passare da un sesso all'altro. Transgender è anche un termine generico: oltre a includere persone la cui identità di genere è l'opposto del sesso assegnato (uomini trans e donne trans), può includere persone che non sono esclusivamente maschili o femminili (persone che sono genderqueer o non binari, inclusi bigender, pangender, genderfluid o agender)
Il termine "transgender", quindi, nasce come termine ombrello dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si sentono racchiuse dentro lo "stereotipo di genere" normalmente identificato come maschile" e femminile-" Si digita transgender sul pc ed arriva subito una spiegazione, generica,centrata forse un po' troppo in un qualcosa che racchiude diversi aspetti e sfumature sicuramente non semplici.
Oggi 31 marzo è la Giornata Internazionale dedicata alla visibilità Transgender, parliamo di coloro che vivono accanto a noi, parliamo di coloro che giungono da percorsi estremamente difficili  in una società che ancora non accetta, discrimina, punisce e non tollera chi decide di voler cambiare  e soprattutto di non rimanere imprigionato o imprigionata  in un corpo che non gli appartiene.
Vogliamo innanzitutto parlare di persone, della loro sofferenza , a volte ancora oggi, troppo spesso, abbandonati a loro stessi , soprattutto quando si è costretti fino alla maggiore età a vivere in cittadine sperdute di provincia, dove usi e costumi riescono ad  "uccidere" quel fabbisogno di comprensione, di vicinanza, di aiuto che dovrebbero essere sportelli a cui poter far affidamento.
Difficile nei piccoli centri ma piu' aspettative in quelli piu' grandi dove si hanno appoggi concreti, dove si  trovano specialisti e volontari in grado di recepire, di aiutare a trovare le soluzioni piu' consone ad ogni caso, ma soprattutto dove l'ascolto diviene prioritario. Rimangono comunque ancora scogli difficili da superare come lo sfruttamento nei luoghi di lavoro, l'emarginazione, il bullismo perpetrato continuamente, le stupide e continue prese in giro, la violenza .
Vogliamo come Potere al Popolo provincia Milano riprendere le parole di Valerio, che oggi sulla sua pagina pubblica con coraggio e tenacia la sua splendida riflessione.
"Certo guardarsi allo specchio ed iniziare a vedere le proprie e reali sembianze, cominciare a vestire un corpo con dei tratti che rispecchiano quel te stesso che prima faceva cosi' tanta fatica a definirsi...da una gioia indescrivibile. Stare seduto in riva a quel fosso per troppo tempo e vedere scorrere un riflesso senza sapere chi fosse è stato doloroso.Eppure ora, nonostante sia quello che ho sempre desiderato,volente o nolente questo corpo... l'ho portato in giro per ben 28 anni e tutto il tempo che sto impiegando per salutarlo come si deve, mi lascia una sensazione di benessere e pace. I tormenti forse non stanno ancora del tutto finendo, la strada è ancora lunga e tra un pelo che vedo spuntare oggi e la fibra di un muscolo che sentiro' calcificarsi domani, saluto quello che sono stato, ogni giorno  della mia vita in cui guardavo quel riflesso nello specchio, sapevo con certezza di ripetere a me stesso "arrivederci a domani".  Valerio termina con  "non esisti per compiacere gli altri.
nè per avere la loro approvazione. Tu respiri, ami,esisti. Sei qui per un'unica ragione al mondo: essere felice".
Non abbiamo bisogno di esprimere altro, quanto evidenziato  da Valerio è anche il nostro pensiero, la nostra vicinanza in un percorso importante assieme ai tanti che come lui ce la faranno. 
Il ringraziamento va anche a persone come Antonia Monopoli presente a Milano con lo sportello ALA accoglienza,ascolto,orientamento, accompagnamento, una grande realtà a cui molti e molte possono rivolgersi.
Non siete soli e sole c'è un'enorme fetta di società con tutti voi.

Potere al Popolo provincia Milano