DONNE E POLITICA, ITALIA OLTRE IL DECIMO POSTO
Oggi 8 marzo Festa della Donna, in tante hanno manifestato, tante donne ,giovani meno giovani che rivendicano una condizione ancora ben lontana dalla parità maschile, oltre a differenze di salari, aumento delle violenze, dello sfruttamento,diritti in bilico e non da ultime tutele che vengono negate.
E la politica? Quante sono le donne in Italia che hanno raggiunto posti importanti?
Le statistiche puniscono il ruolo femminile, in un mondo dove gli uomini ancora una volta la fanno da padroni.
La prima donna ministro fu eletta nel 1976,ma la presenza femminile nella politica italiana posiziona il nostro Paese al 13mo posto, addirittura sotto la media europea del 30-40% con un un unico primato quello della Spagna che vede oltre il 60% di quote rose come donne ministro-
Dal 1976 ,la media italiana è pressochè ferma al 10% e solo con il governo Renzi si è ottenuta la parità 50 a 50, mentre con l'attuale governo Conte si è precipitati al 17%, anche se va un po' meglio nei due rami del Parlamento: Senato 35% e Camera 34%.
Male nelle Regioni dove abbiamo solo 2 donne governatori contro 20 maschietti, nei Comuni abbiamo solo 9 capoluoghi guidati da un sindaco donna.
Tempo addietro , Rosy Bindi disse che se non vi sono donne , non si possono nemmeno produrre leggi in loro favore, eppure nonostante tutto, la presenza femminile in politica è sempre scarsa, anche vista la faticosità di ruoli familiari troppo spesso pesanti e pressanti.
E Paderno Dugnano? Dal 1946 ad oggi vi è stato un solo sindaco donna negli anni 90, Rosaria Angioletti, dopodichè ancora uomini.
Almeno per ora non vi sono probabili nomi di donne candidate a primo cittadino per la prossima tornata elettorale, anche se , Giovanna Baracchi , coordinatrice nazionale di Potere al Popolo potrebbe riservare qualche sorpresa.
Potere al Popolo nuovo movimento politico ha al suo interno 39 donne elette dalle assemblee popolari nel Coordinamento Nazionale , un numero estremamente elevato a differenza delle solite strutture partitiche .
La mancanza di genere in politica non puo' che aggravare situazioni già precarie su questioni femminili, lasciando ancora una volta gli uomini a decidere e a creare danni poi difficili da risolvere.
"Si affidino alla donna delle responsabilità,essa sa assumerle"
Simone de Beauvoir
E la politica? Quante sono le donne in Italia che hanno raggiunto posti importanti?
Le statistiche puniscono il ruolo femminile, in un mondo dove gli uomini ancora una volta la fanno da padroni.
La prima donna ministro fu eletta nel 1976,ma la presenza femminile nella politica italiana posiziona il nostro Paese al 13mo posto, addirittura sotto la media europea del 30-40% con un un unico primato quello della Spagna che vede oltre il 60% di quote rose come donne ministro-
Dal 1976 ,la media italiana è pressochè ferma al 10% e solo con il governo Renzi si è ottenuta la parità 50 a 50, mentre con l'attuale governo Conte si è precipitati al 17%, anche se va un po' meglio nei due rami del Parlamento: Senato 35% e Camera 34%.
Male nelle Regioni dove abbiamo solo 2 donne governatori contro 20 maschietti, nei Comuni abbiamo solo 9 capoluoghi guidati da un sindaco donna.
Tempo addietro , Rosy Bindi disse che se non vi sono donne , non si possono nemmeno produrre leggi in loro favore, eppure nonostante tutto, la presenza femminile in politica è sempre scarsa, anche vista la faticosità di ruoli familiari troppo spesso pesanti e pressanti.
E Paderno Dugnano? Dal 1946 ad oggi vi è stato un solo sindaco donna negli anni 90, Rosaria Angioletti, dopodichè ancora uomini.
Almeno per ora non vi sono probabili nomi di donne candidate a primo cittadino per la prossima tornata elettorale, anche se , Giovanna Baracchi , coordinatrice nazionale di Potere al Popolo potrebbe riservare qualche sorpresa.
Potere al Popolo nuovo movimento politico ha al suo interno 39 donne elette dalle assemblee popolari nel Coordinamento Nazionale , un numero estremamente elevato a differenza delle solite strutture partitiche .
La mancanza di genere in politica non puo' che aggravare situazioni già precarie su questioni femminili, lasciando ancora una volta gli uomini a decidere e a creare danni poi difficili da risolvere.
"Si affidino alla donna delle responsabilità,essa sa assumerle"
Simone de Beauvoir
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