BLOCCO SOCIALE QUESTO SCONOSCIUTO

Pubblichiamo volentieri una riflessione del  compagno Giovanni Lorettu che fornisce una sintetica e chiara delucidazione su  una terminologia che spesso non viene compresa.

Blocco sociale...blocco sociale..blocco sociale  ..nominato spesso durante tante discussioni.

Si parla ,si parla ma si ragiona poco, alla fine cos'è  questo blocco sociale?
Purtroppo, mi è capitato (di recente ) di assistere ad un confronto dove alcune persone utilizzavano questo termine senza sapere di cosa si trattasse:   una nuova marca di detersivo per lavare la propria coscienza, oppure un indefinito ammasso di persone non meglio identificate,oppure ancora    quello di lavoratori dipendenti che si definivano piccoli borghesi.  Brividi !
Mi son detto bisogna far chiarezza poichè ogni parola deve ritrovare il giusto posto nella letturra della nostra esistenza politica.
Per quanto riguarda il blocco sociale, SIAMO NOI, lavoratori dipendenti e cittadini di una nazione bistrattata e offesa,centro nevralgico di un capitalismo di periferia, dove la vita di un lavoratore,di un cittadino vale poco, valgono solo i numeri. Alcune volte viene  utilizzato il  numero di abitanti, altre volte  il numero dei votanti o di quelli che potrebbero votare aggiungendo infine il numero dei papabili . Son sempre numeri coloro che non ce la fanno o non  hanno voglia di farcela. A prescindere da come va la nostra vita, siamo sempre noi il famoso blocco sociale, a prescindere dalla lingua che parliamo, a prescindere dal colore della nostra pelle, siamo sempre noi,  lavoratori, pensionati e cittadini con le nostre famiglie.
Per quanto riguarda la borghesia o la presunzione di appartenere ad essa, riprendo la frase di un poeta anarchico: "vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia non so dire se fai piu' rabbia,pena,schifo  o malinconia" 

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