LAVORATORI SENZA DIRITTI ,I NOSTRI GIOVANI SEMPRE PIU' SCHIAVI E PIU' SFRUTTATI

Gli sfruttati, coloro di cui si fa fatica a parlare se non quando capita qualcosa di grave. Ieri sera , 7 gennaio 2019 l'ennesimo incidente a Milano, un lavoratore senza diritti , senza ferie,senza pause,senza riconoscimento di infortuni. Siamo nel 1919? No siamo nel 2019 e si sfruttano i nostri giovani attraverso un precariato  che li vuole muti, schiavi  e rassegnati.
Continueremo ancora ad assistere a tutto questo scempio? Il governo di un Paese che non tutela i propri giovani , che permette il ritorno ad un passato non troppo lontano ,permetterà ancora la sopravvivenza di questo nuovo caporalato?
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."art.1
Applichiamola questa Costituzione, rendiamola viva con i suoi fondamenti, rendiamo merito all'individuo che puo' contribuire ad accrescere lo sviluppo del nostro Paese lavorando e non uccidendolo perchè lavora!



Equiparazione dei riders ai lavoratori subordinati; divieto di retribuzione a consegnaregolamentazione degli algoritmi usati per assegnare i turni e per valutare le prestazioniriconoscimento per i riders del diritto alle ferie, del periodo di comporto retribuito, del congedo di maternità, il riconoscimento della tutela per gli infortuni sul lavoro e le assicurazioni obbligatorie per danni verso terzi, anche clienti, a carico della piattaforma; diritto alla disconnessione per almeno undici ore consecutive, da parte della app ogni 24 ore.
Sono questi i punti salienti della proposta di legge elaborata dalla piattaforma di Deliverance Milano e condivisa dalle altre rappresentanze territoriali dei riders. Ed è esemplificativa dello scenario che stiamo vivendo: va compresa in un contesto di assoluta confusione normativa (e governativa) su un tema così critico per il futuro del lavoro nell’economia digitale, a partire da rider e autisti di Uber. In questi stessi giorni si metabolizza infatti il passo indietro del Governo sul tema diritti di questi lavoratori, avendolo espunto dal Decreto Dignità.
La proposta di legge è stata presentata proprio al ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico lo scorso 18 dicembre, lo stesso giorno in cui si è, invece, consumato l’ennesimo strappo di Deliveroo – che ha unilateralmente annunciato ai propri fattorini il passaggio dal primo gennaio 2019, senza possibilità di contraddittorio, al pagamento a consegna (ossia al vecchio pagamento a cottimo). da Agendadigitale

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