CRONISTORIA DI UN PENDOLARE IN CAMPAGNA ELETTORALE

7 gennaio 2019 terminata la pausa natalizia si riparte. Ripartono anche i soliti problemi di chi deve raggiungere la città di Milano con i mezzi. Treni in ritardo, treni soppressi, aumento del biglietto ATM. Prosegue la campagna di Potere al Popolo " Sporchi cattivi e pendolari"
Milano, sciopero dei trasporti in arrivo: l'11 gennaio si fermano gli autobus di Autoguidovie

Venerdì 11 gennaio, le organizzazioni sindacali OO.SS. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna hanno indetto uno sciopero di 4 ore che coinvolgerà le linee in subaffidamento alla società Autoguidovie. 
Potranno quindi subire ritardi e cancellazioni le linee: 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433. Saranno garantite le corse in partenza dai capolinea dalle 5:30 alle 8:29 e dalle 12:30 a fine servizio



Potrebbe interessarti: http://www.milanotoday.it/cronaca/sciopero/autobus-autoguidovie-11-gennaio-2019.html?fbclid=IwAR0hQ8shSi3skdpMRimi3UaR7k3xgUAoeUVUJD18zg7vZGyLebbAG60R2KE
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/MilanoToday



CRONISTORIA DI UN PENDOLARE IN CAMPAGNA ELETTORALE

Ogni mattina un pendolare si sveglia e sa che dovrà cronometrare ogni gesto della sua routine per evitare di perdere il fantastico treno (o bus?) che lo porterà al posto di lavoro in una piacevole oretta, se la giornata è fortunata.
Il pendolare timbra il suo abbonamento ai tornelli, gli costa solamente 80 euro al mese, e finalmente arriva al binario, lì dove tutto accade, per scoprire che avrà ben altri 20 minuti per rilassarsi, prima di salire sulla sua carrozza.

Il tempo è un lusso, si sa, e Trenord è sicuramente generosa nel regalarne in grande quantità ai suoi abbonati per pensare, distrarsi, lavorare o dannarsi l’anima. Il nostro pendolare non si scoraggia, sono più di 20 anni che viaggia ogni mattina e ogni sera per difendere il privilegio del lavoro che gli è concesso e ha imparato a ottimizzare le perdite di tempo, sul treno ormai si lavora (ore in più non pagate) o, se l’umore è buono e il nostro uomo vuole concedersi un piccolo piacere, si legge il giornale, ammesso ovviamente che Trenord gli regali un posto libero dove appoggiarsi, ma questa è un’incertezza che potrà risolvere solo all’ultimo. Proprio mentre si dirige all'edicola per comprare il giornale dei ragazzi del PD lo avvicinano e gli consegnano volantini che inveiscono contro la gestione di Trenord attuata dalla giunta regionale leghista, fatta di tagli di corse e scarsissima manutenzione. Il pendolare si ferma e ci pensa.Quei ragazzi hanno proprio ragione, il servizio è tremendo, e la colpa dev’essere della regione, di chi altrimenti? Insomma, è vero anche che mentre la regione investiva solo 3 miliardi (come i ragazzi gli ricordano) su Trenord, Ferrovie dello Stato Italiane, che possiede come la regione il 50% di Trenord, investiva solo 170 milioni, chissà perché? Probabilmente chi gestisce le Ferrovie dello stato (negli ultimi cinque anni, un manager nominato dal PD) non investe con piacere laddove non può gestire il traffico e farvi profitti, è normale.La colpa non può essere che della Lega, taglia corse ogni giorno per trasferire su gomma! Ma a pensarci bene i manager PD di Trenitalia hanno fatto la stessa cosa in ogni angolo del paese negli ultimi 5 anni alzando contemporaneamente - ovunque - il costo del servizio. É bene però non farsi traviare da strani pensieri, qui in Lombardia la colpa è tutta della Lega. Ancora un attimo! Chi ha la responsabilità della manutenzione della rete ferroviaria? RFI e dunque ancora le Ferrovie dello Stato le cui scelte sono indirizzate dal governo, dunque per anni dal PD e dai suoi manager, è possibile che non vi abbiano investito un euro extra nonostante la rete abbia problemi evidenti, non mi dimentico certo l’incidente a Pioltello, quando un pezzo di rotaie staccandosi al passaggio di un regionale ha provocato la morte di tre pendolari, potrei credere alla sfortuna se non vedessi ogni giorno guasti continui della rete tra Luino, Gallarate e Certosa. Non può essere sfortuna. É possibile che anche il PD si sia fatto portatore di questa logica economicista, per cui si investe solo dove si possono fare profitti? A pensarci ancora meglio era proprio il PD nel 2015 a imporre la soppressione di 416 corse al giorno verso Milano per dirottarle verso l’Expo; É evidente che un treno verso Expo rendesse di più! E non è forse Delrio (PD) che dal 2015 per tre anni si è battuto al fine di vendere a qualche speculatore il 40% di Trenitalia per pagare un po’ di debito pubblico? Ma forse quella non è una colpa, il 40% non è la maggioranza..
É sì, il pendolare nel corso degli anni ha letto molti giornali, ha seguito anche la nascita di Trenord, sponsorizzata come pubblica, ma in realtà gestita da due s.p.a., e si ricorda bene che dietro a tutta questa distorsione a scopo di lucro dei servizi pubblici c’è proprio il PD.
Ma arriva finalmente il treno che lo porterà nella sua cara Milano, centro nevralgico lavorativo che 700’000 pendolari, tenuti lontani dalla metropoli da affitti proibitivi, tentano di raggiungere ogni mattina. Di posti a sedere neanche l'ombra, tuttavia il pendolare riesce ad appoggiarsi da una parte e ad aprire il suo giornale.
Prima Pagina:
Olimpiadi, Sala ottimista "Lombardia e Veneto insieme hanno il Pil più alto della Svezia”.

Trasporti:
da marzo aumenti biglietto Atm a Milano, passa a 2 euro, Sala "Se la regione non fa la sua parte siamo costretti ad aumentare il biglietto per ripagare i costi delle linee blu e lilla”.

Qualcosa non quadra, dice tra sé e sé il pendolare. Com'è possibile che sulle olimpiadi siano tutti d'accordo, regione e comune, mentre invece sui trasporti Atm, i quali hanno generato utili per 40 milioni di euro nell'ultimo anno, non si trova l'intesa, anzi c'è una disputa continua tra la giunta comunale PD e la giunta regionale leghista. Quanto costerà l'abbonamento ai pendolari l'anno prossimo?
Intervista a Toninelli, ”io no Tav? No, ma sono contrario agli sprechi”, cristo iddio, ma gli oltre 200 milioni già spesi non potevano essere spesi per migliorare la vita a noi poveri disgraziati che viaggiamo ogni giorno?! Pensa il pendolare. É infastidito salta qualche pagina, ormai ciò che legge fa solo salire la sua rabbia.

Dossier sulla promessa nazionalizzazione di Autostrade "a che punto siamo ora?”
Salvini tuona "il privato è meglio del pubblico, la soluzione è la compartecipazione", Toninelli ribatte "la nazionalizzazione sarebbe conveniente, i ricavi andrebbero alla manutenzione", Martina del PD afferma “sono per aprire seriamente il discorso sulle concessioni, va riorganizzato completamente il rapporto tra pubblico e privato”, bene, eppure le dichiarazioni sembrano tutte già sentite, e in effetti sono di Agosto 2018.

Ma come?! Non si diceva a che punto è ora la situazione? Possibile che da allora non si abbia più nessuna notizia, tutto piatto, tutto nel dimenticatoio?! Non interessa più a nessuno riprendersi Autostrade? Il pendolare è furente e chiude il giornale.
Nel frattempo il treno arriva a Porta Garibaldi e ad attenderlo alla stazione ci sono altri manifestanti, questa volta leghisti, i quali inveiscono contro la gestione di Atm da parte del sindaco Sala e degli aumenti dei biglietti. Poi il pendolare ricorda, "ah già, ma tra poco ci sono le Europee", e così dalla campagna nebbiosa lombarda alla campagna elettorale sfrenata ci passa giusto il tempo di un viaggio.
Come al solito però la campagna elettorale viene fatta tutta sulla pelle dei pendolari; rappresentano ormai un terreno di battaglia conteso tra la regione a trazione leghista e il comune di Milano, governato da giunta PD. Entrambe si colpiscono chiamando in causa le colpe dell'altro, ma sarà il pendolare a pagare il biglietto di 2 euro, sarà il pendolare a prendere i treni Trenord in ritardo, o i magnifici bus di rimpiazzo, sarà il pendolare a spendere ogni giorno 2 ore della sua vita per venire in città a lavorare e a far funzionare questo immenso polo lavorativo, e come al solito sarà il pendolare, sottopagato e ultra-sfruttato, a non avere tempo libero, tempo per sé, e a pagare caro questo tempo con il suo abbonamento.
Noi come Potere al Popolo! siamo stanchi di queste scaramucce fatte sulla pelle di chi è costretto a viaggiare ogni giorno per necesità, siamo pendolari come tutti e vogliamo dire basta a questi giochi di parole, ambigui e ipocriti.
La campagna "Sporchi, cattivi & pendolari" vuole dare voce a chi questo disagio lo subisce ogni giorno, vuole denunciare, con tutta la forza dei suoi attivisti, che la gestione della cosa pubblica da parte di Lega e PD è la stessa, benché le due parti giochino a farsi la guerra, sia Lega che PD da anni regalano il patrimonio pubblico ai privati, introducono la logica del profitto laddove questa non può stare (come potrà un privato voler coprire una tratta verso un paese dove abitano 10 pendolari, sarebbe inefficiente e anti-economico, e come può allora cavarsela chi è più povero, più lontano o fuori rotta? Si dovrà arrangiare!), continuano a peggiorare la qualità dei servizi per chi ne ha più bisogno e ne aumentano il costo quando sono sicuri di averne il monopolio. Noi diciamo basta!
#sporchicattiviependolari

Commenti

Post popolari in questo blog

LA NOSTRA RISPOSTA A MATTEO SALVINI

CONSULTORI ARGOMENTO ELETTORALE?

PADERNO RISULTATI ELETTORALI SCONTATI