IL TIRO A SEGNO DI MILANO E LA RESISTENZA

Fra qualche giorno a Milano il ricordo dei martiri del Poligono,  attraverso la riflessione di Giovanna Baracchi di Potere al Popolo Provincia  che nacque proprio in quel quartiere.

Inviai questo commento a Carlo Arcari di Padernoforum nel 2011, rimasi colpita dalla sua mostra fotografica, in particolar modo, una foto rievoco' in me ricordi passati.Oggi Carlo non c'è piu' è volato via anche lui nel 2014, poco dopo la scomparsa dei miei genitori.
Lo ricordo ancora quando minato dalla malattia si trascino' sino alla camera morturia dove c'era papà, mi chiese di lui e ne scrisse qualcosa sul suo blog. 
Domenica 30 dicembre 2018 ore 10.30 in P.le Accursio, luogo che mi ha visto nascere,l'Anpi  ricorderà come sempre i martiri del Poligono con una celebrazione proprio davanti al cippo a loro dedicato : i partigiani Arturo Capettini, Cesare Poli e Gaetano Andreoli vennero torurati e fucilati. Angelo Scotti morirà l'anno dopo a Mauthausen.
 Milano e coloro che continuano a far giustamente memoria di quanto accadde durante la Resistenza, hanno stilato mappe e luoghi dove avvennero torture e omicidi.  L'ex  Tiro a Segno Nazionale non è ancora  identificato quale luogo della memoria, anche se , tanti furono gli  uomini e le  donne che subirono ogni tipo di nefandezza  , cosi' si diceva , risuonano in me i racconti  di alcuni partigiani della zona, quando ero ragazzina e mi recavo con papà al chioschetto per mangiare, in estate,  una fetta d'anguria .Attraverso la foto di una donna che Carlo Arcari, durante una manifestazione del 1975 aveva ripreso proprio davanti al Poligono , mi tornarono in mente le frasi  di chi non c'è piu', Carlo stesso durante l'esposizione dei suoi scatti diceva che quella donna gli aveva ricordato episodi di donne violentate  nella struttura. Il Tiro a Segno Nazionale oggi è  in via di ristrutturazione, lì nei 70.000 mq  sorgerà il nuovo Consolato Americano,  proprio dove  nel 1906 ebbe origine  il  Poligono della Cagnola   nella ex P.zza Bersaglio, odierna P.zale Accursio.
Una targa in ricordo di tutte le vittime del nazifascismo,  potrebbe essere una richiesta da inoltrare all'attuale amministrazione visto i lavori in corso, mantenendo viva quella memoria che dovrà continuare a battere nel cuore del futuro. 
dal blog Padernoforum del 2011 di Carlo Arcari
Giovanna Baracchi, mi ha inviato questa piccola cronaca della presentazione della mia mostra fotografica che verrà esposta dal 28 gennaio a Lodi presso il circolo fotografico "Progetto Immagine". La pubblico volentieri e la ringrazio della gentilezza ricordando agli interessati che la mostra (42 fotografie) resterà visibile sul video del locale per una settimana. Come Giovanna anche altri dei presenti sono stati colpiti dall'intensità di alcune fotografie e hanno provato delle emozioni rivedendo e rivivendo momenti del loro passato prossimo. Tendiamo infatti a dimenticare che 35 anni fa, non un secolo fa, noi eravamo un popolo fatto prevalentemente di emigranti, operai, manovali, artigiani, casalinghe, povera gente che non aveva ancora imparato a usare la parola "manager". "Ieri sera al Caffè Letterario della biblioteca Tilane si è tenuta l'anteprima proiettata sul maximonitor del locale la mostra fotografica intitolata "Italiani in bianco e nero 1974-1984" realizzata da Carlo Arcari. Lo spazio accogliente del locale e le persone intervenute hanno creato subito un'atmosfera intima e ancor più coinvolgente. Le foto d'epoca, tutte rigorosamente in bianco e nero, i loro protagonisti ed i commenti dell'autore ci hanno fatto rivivere 10 anni della nostra storia, ma in particolar modo alcuni "scatti" realizzati a Milano hanno scatenato nella sottoscritta vecchi ricordi di una realtà cittadina vissuta e ormai lontana (il tiro a segno di piazzale Accursio dove con mio padre andavo a passeggiare, le manifestazioni operaie e studentesche, i personaggi dell'epoca...)."


 Foto di Carlo Arcari 1975 - Manifestazione del 25 aprile  davanti al Poligono


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